Domande Frequenti
Ultimo aggiornamento del 10/01/2019
Di seguito alcune delle risposte alle domande più frequenti dei NOSTRI clienti:
- Sono un minimo o un forfettario. Cosa devo dire ai miei clienti?
- Sono un minimo o un forfettario. Cosa devo dire ai miei fornitori?
- Non riesco ad entrare nel vostro gestionale Genesys da internet explorer.
- Sto utilizzando il mio programma per creare le fatture in XML. Ora vorrei importarle sul vostro Genesys per inviarle all’Agenzia Entrate. Come devo fare?
- Quanto tempo ho per spedire la fattura in Agenzia Entrate?
- Cosa devo fare se la fattura mi viene scartata dall’Agenzia Entrate?
- Cosa devo fare se ho sbagliato l’importo della fattura o altri dati del corpo della fattura?
- Se sbaglio ad indicare la partita IVA o il nome del cliente la fattura parte lo stesso?
- Sono un regime normale e mi arriva una fattura cartacea. Cosa devo fare?
- Sono un regime normale e devo fatturare ad un privato/minimo/forfettario/associazione no lucro/condominio senza partita IVA. Come mi devo comportare?
- Cosa faccio se ricevo una fattura che non è intestata a me?
- Come considero il condominio?
- Come funziona la fattura di autoconsumo?
- Come applico il reverse charge?
- Ho la necessità di emettere una fattura cointestata. Come devo fare?
- Sono un commerciante/ristorante e non sono attrezzato per emettere una fattura elettronica immediata al pagamento. Come mi devo comportare?
- Se il mio cliente è a Livigno o Campione d’Italia come mi devo comportare?
- Sono un esportatore abituale e voglio inserire il numero della dichiarazione d’intento in fattura. In che campo va inserita?
- Sono un agente di commercio e devo indicare la ritenuta ENASARCO nella mia fattura. Come devo fare?
- Come mi devo comportare con le fatture che mi arrivano da fornitori esteri?
- Le fatture elettroniche che mi arrivano devo stamparle e/o darle al commercialista in qualche maniera?
- Devo fare una fattura ad un soggetto estero. Come faccio?
- Sono un’associazione NO LUCRO. Come mi devo comportare per la fatturazione elettronica?
- Sono un medico come mi devo comportare?
- Sono un minimo/forfettario e devo fare una fattura alla Pubblica Amministrazione. Cosa devo fare?
- Quali sono i documenti che devo dare al commercialista ora che ci sono le fatture elettroniche?
- Ho ricevuto una mail con oggetto "Notifica di mancato recapito fattura", cosa vuol dire?
- Ho ricevuto una fattura sulla PEC, come è possibile?
Devo dire che sono una partita IVA nel regime minimo/forfettario e che emetterò fattura nei loro confronti esclusivamente in via cartacea. Poi gliela porterò o manderò via mail o come meglio credo.
Devo dire che sono una partita IVA nel regime minimo/forfettario e che ho la necessità di ricevere fattura ancora in via cartacea o normale mail. Non devo fornire loro nessuna PEC e nessun codice altrimenti mi viene imposto l’obbligo di legge di conservarle elettronicamente. Anche se il fornitore insiste a volere una PEC io devo ribadire che sono un minimo/forfettario e che voglio una copia in vecchio stile.
Internet Explorer non è attualmente supportato in quanto ha una lettura dei file errata. Si consiglia di utilizzare Chrome di Google che si può scaricare molto facilmente da internet.
Nella pagina principale del nostro applicativo Genesys, nel menù di sinistra, c’è la voce FATTURE EMESSE e poi bisogna cliccare nel sottomenù ACQUISISCI DA XML. Con il tasto sfoglia posso selezionare tutti i file fattura .XML che voglio inviare all’Agenzia Entrate.
Ora ho 2 soluzioni. Se clicco IMPORTA le posso rivedere su Genesys ma c’è il rischio che venga modificato qualche parametro. Se clicco IMPORTA E INVIA le fattura verranno direttamente spedite all’Agenzia Entrate come create dal programma che ha generato la fattura in .XML.
Il nostro consiglio è senza dubbio fare IMPORTA E INVIA per non creare problemi di importazione.
Ho tempo 10 giorni per spedirla dal momento in cui si verifica l’evento (venduto bene, venduto servizio). La norma prevede un termine più lungo ovvero fino alla liquidazione del periodo IVA ma per questioni tecniche il nostro consiglio è quello di non superare i 10 giorni.
Entro 5 giorni dalla data di scarto posso rifarla utilizzando lo stesso numero e la stessa data. Passati i 5 giorni dovrò utilizzare un nuovo numero e una nuova data. Non c’è buco di numerazione semplicemente perché quella fattura è stata scartata e non riemessa per tempo. Devo duplicare la fattura scartata andando a modificare i soli dati errati e la invio. Non cancello la fattura scartata.
In questo caso la fattura è arrivata al destinatario ma è sbagliata nel suo contenuto e quindi dovrò emettere una nota di credito che può essere o a storno totale per poi fare una nuova fattura corretta oppure posso fare una nota di credito per storno parziale.
Probabilmente si. I sistemi elettronici controllano solo se vi sono errori formali come ad esempio la lunghezza della partita IVA.
La prima cosa da fare è capire in che regime si trova chi mi ha mandato la fattura. Se è un minimo/forfettario è corretto che mi sia arrivata una fattura cartacea. Se invece chi me l’ha mandata è un normale allora non posso accettare la copia cartacea ma devo richiedere obbligatoriamente una fattura elettronica in .XML che mi arrivi dall’Agenzia Entrate altrimenti non si può dedurre in quanto la cartacea è una fattura inesistente.
Devo necessariamente predisporre una fattura elettronica in formato .XML e la devo inviare in Agenzia Entrate come se stessi fatturando ad una normale ditta. Unica differenza è che nel campo CODICE DESTINATARIO dovrò mettere sette zeri (0000000) e dovrò fornire una copia cartacea o via mail in PDF al mio cliente.
Chiamo chi mi ha emesso la fattura e dico di aver ricevuto una fattura non diretta a me. Dovrò necessariamente farmi emettere una nota di credito.
Se ha una partita IVA è come una normale ditta di cui avrò bisogno PEC o codice destinatario. Se non ha una partita IVA lo considero come un privato e metterò sette zeri (0000000) nel codice destinatario e darò una copia cartacea o via mail in PDF.
La fattura di autoconsumo è comunque una fattura e deve essere inviata all’Agenzia Entrate in formato .XML. Farò una fattura intestata a me cliente privato e quindi con sette zeri (0000000) nel campo codice destinatario.
Per chi utilizza il nostro gestionale Genesys nel campo IVA delle descrizione del bene/servizio dovrò selezionare una delle voci interessate della sezione INVERSIONE CONTABILE in base a che tipo di attività sono (edilizia, pulizia, telefoni, oro, ecc…)
L’Agenzia Entrate non ha ancora chiarito come risolvere questo problema. L’attuale soluzione prevede di indicare come intestatario un solo soggetto (per gli asili si suggerisce il bambino) e poi indicare il secondo soggetto nel campo testo della fattura. Se ci saranno aggiornamenti sarà nostra premura fornirli.
Al momento dell’incasso dei soldi posso rilasciare un normale scontrino o una ricevuta come fatto fino ad oggi. Devo chiaramente farmi lasciare dal cliente o una PEC o il codice destinatario per poi mandare la fattura elettronica. Entro i 10 giorni successivi devo fare la fattura elettronica indicando nel blocco informativo AltriDatiGestionali:
- nel campo “TipoDato” le parole “NUMERO SCONTRINO” (oppure “NUMERO RICEVUTA” oppure “NUMERO DOC. COMMERCIALE”);
- nel campo “RiferimentoTesto” l’identificativo alfanumerico dello scontrino (o della ricevuta o del documento commerciale);
- nel campo “RiferimentoNumero” il numero progressivo dello scontrino (o della ricevuta o del documento commerciale);
- nel campo “RiferimentoData” la data dello scontrino.
Nel nostro gestionale Genesys il campo AltriDatiGestionali si trova all’interno del campo Dettagli dove vengono inseriti gli articoli/prestazioni da fatturare al mio cliente. L’ultima voce è compilabile premendo il tasto +
Lo devo trattare come un cliente privato e quindi indicare sette zeri (0000000) nel campo codice destinatario. Poi dovrò fornire copia cartacea o PDF via mail.
Va inserita nel campo AltriDatiGestionali indicando:
- nel campo “TipoDato” le parole “L. INTENTO”
- nel campo “RiferimentoTesto” le parole LETTERA INTENTO
- nel campo “RiferimentoNumero” il numero della lettera
- nel campo “RiferimentoData” la data della lettera
Nel nostro gestionale Genesys il campo AltriDatiGestionali si trova all’interno del campo Dettagli dove vengono inseriti gli articoli/prestazioni da fatturare al mio cliente. L’ultima voce è compilabile premendo il tasto +
Dovrò compilare una prima linea di prodotto indicando l’importo delle mie provvigioni. Successivamente dovrò compilare una seconda linea inserendo nel testo la dicitura ENASARCO e lasciando l’importo zero (0).
Va poi compilata la sezione AltriDatiGestionali indicando:
- nel campo “TipoDato” le parole "TIPOCASSA"
- nel campo “RiferimentoTesto” le parole TC07 - ENASARCO
- nel campo “RiferimentoNumero” l’importo della trattenuta ENASARCO
- nel campo “RiferimentoData” non va indicato nulla
Nel nostro gestionale Genesys il campo AltriDatiGestionali si trova all’interno del campo Dettagli dove vengono inseriti gli articoli/prestazioni da fatturare al mio cliente. L’ultima voce è compilabile premendo il tasto +
Le fatture dei fornitori esteri vanno trattate esattamente come fatto fino ad ora. I soggetti esteri non faranno fattura elettronica e quindi mi arriverà in carta/mail. La fattura estera dovrò darla al mio commercialista esattamente come fatto in precedenza.
Per chi utilizza il nostro gestionale Genesys le fatture elettroniche sono già tutte in nostro possesso senza la necessità di rimandarcele. Per chi utilizza altri gestionali per ricevere le fatture elettroniche valuteremo di caso in caso come comportarci in base al gestionale che si possiede.
Le fatture ai soggetti esteri vanno fatte in elettronico semplicemente indicando sette X (XXXXXXX) nel campo codice destinatario. Una copia in cartaceo o via mail devo comunque mandarla al mio cliente estero.
Fino a che non supero i 65.000 Euro di incassi da fatture posso comportarmi esattamente come fatto fino ad oggi. In merito al NO LUCRO la normativa sta evolvendo e probabilmente ci saranno novità nel 2019. Per questo ci sentiremo a tempo debito.
La normativa è in lotta per questioni di privacy. Di fatto allo stato attuale il medico DEVE fare fatture elettroniche per tutte le fatture su cui non deve fare la spedizione al sistema TS mentre DEVE fare fatture in cartaceo a coloro su cui dovrà poi spedire comunicazione al sistema TS. Per esempio potrebbe capitare che un soggetto a cui ho svolto una prestazione oggetto di comunicazione al TS mi dica che non vuole la spedizione al TS. A questo punto sarò obbligato ad emettere fattura elettronica.
Se la normativa dovesse evolvere sarà nostra cura comunicarlo.
Anche se i minimi/forfettari sono esclusi dalla fatturazione elettronica tra privati devono comunque fare fattura elettronica nei confronti della pubblica amministrazione.
Se sono un soggetto obbligato alla fatturazione elettronica dovrò dare al commercialista tutto ciò che NON è una fattura in quanto il commercialista non ne sarà a conoscenza. Se sono un minimo/forfettario dovrò chiaramente dare tutte le fatture.
Questo accade se invio una fattura elettronica indicando il codice destinatario 0000000: questo messaggio vuol dire che l'Agenzia delle Entrate non è riuscita ad inviare la fattura ad un indirizzo pec o ad un altro specifico codice SDI, la fattura è disponibile solo sull'area riservata dell'Agenzia delle Entrate. All'interno della mail ci sarà anche un link per poterla scaricare. Invio la fattura per mail al cliente così che anche lui ne sia in possesso.
La fattura molto probabilmente non è intestata alla partita iva. Queste essendo intestate come privato non vengano pescate dal nostro portale.